superficie texture
Superfice con texture o trama evidente su cui sono presenti delle macchie chiare e scure da eliminare.

Ritoccando una foto con photoshop capita spesso di dover rendere omogenea una superficie che presenta macchie più chiare e più scure. Può essere una tovaglia, uno sfondo, la carrozzeria di una macchina, la pella di una ragazza. Per quanto riguarda le superfici perfettamente licie e uniformi, come un cielo, il ritocco è molto semplice, basta utilizzare lo strumento clone di photoshop e eliminare tutti gli elementi di disturbo. Ma come fare quanto la superficie è testurata o addirittura ha una trama? Come eliminare le macchie più chiare e più scure conservando la texture dell’oggetto?

In questo caso non si può sicuramente utilizzare il timbro clone, perché liscia le zone ritoccate in modo evidente e innaturale. Lo strumento pezza e lo strumento cerotto di photoshop conservano la texture degli oggetti che vengono clonati, quindi sono già di per se molto più performanti del timbro clone. Funzionano benissimo per spuntinare elementi di disturbo su una superficie relativamente liscia, ma su una in cui si vuole mantenere intatta la texture in generale introducono anche loro degli artifatti poco realistici. E questo è tanto più vero quanto la superficie ha una trama dettagliata e evidente.

Come rendere omogenea una superficie con macchie chiare e scure conservandone la texture naturale?

Il segreto è quello di intervenire principalmente sulle densità e non clonare dei pezzi d’immagine, a meno che non sia strettamente necessario. Nella pratica basta fare un adjustment layer con una curva che schiarisce l’immagine, e un secondo layer con una curva che scurisce l’immagine. I valori esatti in questo caso non sono determinanti. Ad entrambi i layer si associa una maschera completamente nera, in modo che non abbiano nessun effetto sull’immagine. A questo punto si prende un pennello molto morbido e trasparente (durezza al 0% e opacità al 5-10%) e si comincia a dipingere sulle maschere di questi due adjustment layer. In corrispondenza delle macchie scure bisogna dipingere in bianco sulla maschera del layer che schiarisce l’immagine. Viceversa, in corrispondenza delle macchie chiare bisogna dipingere in bianco sulla maschera del layer che scurisce l’immagine. Il pennello trasparente permette di dosare l’effetto: pochi passaggi leggeri sulle macchie poco intense, diversi passaggi su quelle più evidenti. In generale è necessario modificare la dimensione del pennello, si parte da un pennello molto grande e poi si scende eliminando le macchioline via via più piccole.

superficie omogenea
Superfice texturata su cui le macchie sono state eliminate dipingendo sulle maschere di una curva per schiarire e una curva per scurire l’immagine.

Se dovessero apparire delle dominanti colorate le si possono correggere direttamente intervenendo separatamente sui diversi canali della curva, oppure le differenze cromatiche possono venir ritoccate in un secondo momento. L’importante è che dal punto di vista della luminanza la superficie è il più uniforme possibile. Solo a questo punto i può intervenire con leggere correzioni di cerotto e pezza. Per appiattire i due layer con le curve meglio fare una copia del background e su questa agire con gli strumenti di clonazione, in questo modo l’immagine originale è sempre a disposizione per ogni evenienza.

Seguendo questa semplice tecnica è possibile omogenizzare una superficie texturata in modo molto naturale e credibile.


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9 commenti »

  1. marko

    ha detto, il 25 Settembre 2008 @ 6:46 PM :

    Ottimo, ma se fai un layer e con un pennello applichi il colore desiderato e metti il livello con la fusione colore?
    Alle volte da buoni risultati.
    ;-)

  2. Fabiano Busdraghi

    ha detto, il 25 Settembre 2008 @ 7:07 PM :

    Ciao Marko e grazie del commento.

    La tecnica che descrivi è effettivamente utile quando si tratta di rendere omogenea una superficie in cui sono presenti colori diversi, se però le irregolarità sono dovute alla densità, ovvero sono macchie più chiare e più scure, il layer in modalità fusione colore non funziona.

    In certi casi è necessario fare i due layer di densità come descritto nell’articolo, in altri un layer in modalità colore (o tonalità -hue- per effetti più sottili) come suggerisci giustamente tu, in altri casi è invece necessario combinare le due tecniche.

    Per esempio la tecnica che preferisco per eliminare il moire è questa. Si fa una copia del background, lo si mette in modalità fusione colore e si fa sparire la componente cromatica del colore danno colpi di pennello sulle striature del moire. Poi si fanno i due layer descritti nell’articolo e si elimina la componente di luminanza del moire. Alla fine si appiattisce tutto e si lavora di timbro e cerotto per eliminare le ultime imperfezioni.

  3. Monica Bellucci vs Laura Morante

    ha detto, il 30 Novembre 2008 @ 5:53 PM :

    [...] per clonare sempre la texture quando si eliminano i difetti, l’applicazione precisa di curve di densità per eliminare macchie chiare e scure, una cura particolare nel rendere perfettamente uniforme la cromia della pelle. E poi, oltre ai [...]

  4. Raffaello

    ha detto, il 1 Dicembre 2008 @ 8:38 PM :

    io sapevo anche del creare una maschera grazie alla combinazione del filtro high pass e treeshold che crea una mappatura delle macchie scure e una per le macchie chiare da applicare ai livelli delle curve

  5. Fabiano Busdraghi

    ha detto, il 2 Dicembre 2008 @ 11:44 AM :

    Ciao Rafaello, riesco più o meno a intuire come funziona, ma non nei dettagli. Hai voglia di spiegarci un po’ meglio come funziona la tecnica che citi? Ma te l’hai provata? Ottieni buoni risultati?

    Dico questo perché, quando ho cercato di mappare le zone scure o chiare dell’immagine per, rispettivamente, schiarirle o scurirle, ho sempre ottenuto pessimi risultati. Io ho sempre mappato i toni delle immagini trasformando i canali in selezioni, ma lo svantaggio è che in questo modo si seleziona veramente anche quella che in questo articolo è la trama della tovaglia, e quando si agisce sulle curve si abbassa il microcontrasto locale. L’uso del filtro treeshold forse elimina questo problema, permettendo di selezionare solo le strutture più ampie. Con il mio metodo inoltre la transizione non è mai naturale, è facile ottenere zone posterizzate o invertite.

    In una ditta dove ritoccano ad alto livello in cui ho lavorato usano sempre il metodo descritto in questo articolo, che permette di ottenere risultati perfetti ma effettivamente è lungo e laborioso. L’idea di una tecnica globale è veramente molto allettante, almeno per certi lavori in cui la precisione passa in secondo piano rispetto alla velocità. Se mi dai qualche dritta mi fai veramente un favore.

    ciao e grazie
    Fabiano

  6. Raffaello

    ha detto, il 4 Dicembre 2008 @ 1:20 AM :

    scusa il ritardo, sto cercando gli appunti dove ho dei riferimenti più precisi..appena li ritrovo (mannaggia al mio ordine…) ti rispondo più esaurientemente. Ciaooo. RAff

  7. Raffaello

    ha detto, il 11 Dicembre 2008 @ 11:47 AM :

    Ciao Fabiano, trovato gli appunti.
    Si duplica due volte il livello. Il livello duplicato che sta in alto si fonde con Darken e si applica un filtro Gaussian blur di un valore pari a sfuocare la pelle ma rendere visibile le macchie scure (in genere 8 px ma dipende ovviamente dalla dimensione della foto). Si unisce con il livello sottostante. High Pass per enfatizzate le macchie/pori e poi Threshold per enfatizzarle in bn. Ctrl Maius Shitf E per creare un nuovo livello unito, questo sarà la maschera. Creaimo un livello Curve e alziamo la curva in modo da schiarire. Copiano il livello threshold nella mschera curve, inverti la mschera e applica un leggerissimo blur alla maschera . Per i pori chiari la procedura è la stessa solo avendo cura di invertire alcune processi. All’inizio il livello anzichè fonderlo con darken si fonde con lighten. Ovviamente le curve sarà verso il basso ecc. Spero di essere stato utile. Un saluto. Raff

  8. Mary

    ha detto, il 28 Dicembre 2008 @ 1:39 PM :

    L’ho provata, ma non tengo nessun risultato…
    Non sarebbe meglio rendere la guida più completa inserendo delle immagini dei vari passaggi?

  9. Fabiano Busdraghi

    ha detto, il 28 Dicembre 2008 @ 4:46 PM :

    Ciao Mary,
    se mi spieghi nello specifico che difficoltà hai avuto forse posso aiutarti.

    Per quanto riguarda le immagini non credo di aggiungerle. Fra l’altro in questo caso non sarebbero di molto aiuto, perché non c’è nessuna procedura particolare da conoscere, se non creare una curva e associargli una maschera da livello, che sono operazioni elementari.

    Nei tutorial di camera chiara che scrivo sul blog ho fatto la scelta di tralasciare le informazioni veramente basilari, per non appesantire e rendere noiose le guide per un pubblico esperto. Per fare un parallelo, è come se in un libro di cucina, ad ogni ricetta, si spiega in dettaglio come accendere il fornello e riepire la pentola d’acqua, con foto allegate. Sarebbe eccessivo no? Nei libri di ricette si danno le idee, le procedure avanzate, si dice su quali passaggi riporre la massima cura, ma è comunque necessaria un po’ di maestria dietro ai fornelli, bisogna già saper cucinare per fare un buon piatto seguendo una ricetta. Per esempio, tornando a Photoshop, nel commento di Raffello poco sopra c’è tutto il necessario per chi vuole provare la tecnica che descrive, e le immagini non aggiungerebbero poi molto.

    A scanso di equivoci voglio sottolineare che non si tratta di una scelta settaria, che non c’è da parte mia nessun senso di superiorità nei confronti di chi non conosce le basi di Photoshop. E’ solo una scelta, c’è chi scrive libri universitari e chi per le elementari, l’autore dei primi non disprezza certamente l’autore dei secondi e tanto meno i bambini che imparano l’alfabeto. Semplicemente quando scrivo un articolo di camera chiara voglio far passare un concetto, più che una tecnica, e quindi mi dilungo soprattutto nei concetti che stanno dietro alla tecnica descritta, piuttosto che nella descrizione pratica.

    A questo devo poi aggiungere che, su internet, di guide e tutorial di base di photoshop ce ne sono veramente tanti e di ottimo livello, quindi credo che non valga la pena aggiungerne di nuovi, non apporterebbe nessuna conoscenza aggiuntiva. Per tornare a questo articolo, la comprensione completa e approfondita di cosa siano curve e maschere di livello è una conoscenza basilare e fondamentale per chiunque voglia fare del fotoritocco. Russell Brown sul suo sito ha pubblicato degli ottimi tutorial video, fra cui uno dedicato alle curve. Una volta compreso questo non dovrebbe esserci nessuna difficoltà ad applicare con successo la tecnica descritta.

    Per ogni domanda comunque sono qui.

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