Risultati ottimi ovunque salvo che in zone ad alto dettaglio come appunto i vestiti. Aumentando lo sharpen si guadagna si in acutanza ma aumenta il rumore, intensificando l’effetto del filtro del rumore si perde la trama del tessuto. Inoltre TLR non riesce a generare una maschera di superficie e di bordo corretta. Rumore e dettaglio sono in questo caso intimamente legati fra loro, ed è molto difficile separarli in maniera da filtrarli indipendentemente. Qualunque soluzione scelta sarà sempre un compresso poco soddisfacente.

Aumentare il dettaglio di luminanza filtrando il rumore cromatico

Layer noise e sharpen senza maschere
Stessa configurazione a due layer ma senza maschere di bordo e superficie.

Una soluzione soddisfacente si può trovare riflettendo su cosa sia il rumore, dove diventi evidente, in quali casi sia fastidioso e cosa si desideri conservare nell’immagine. La prima considerazione da fare è che in generale il rumore cromatico è molto spiacevole, mentre quello di luminanza, soprattutto se uniforme, è in molti casi accettabile. La seconda considerazione è che il rumore è particolarmente visibile nelle aree uniformi dell’immagine, mentre dove vi è molto dettaglio, anche se il rumore è particolarmente intenso, questo passa quasi inosservato. Può sembrare un’affermazione banale, ma è bene sottolineare che il rumore di luminanza nelle zone ad alto dettaglio è raramente fastidioso.

Per tradurre in pratica queste idee, si prenda la configurazione precedente e si elimini semplicemente la maschera di bordo del layer sharpen (anche la maschera del layer noise può venire eliminata, in assenza della maschera di bordo quella di superficie è completamente inutile), senza dimenticare però che l’opzione di blend del layer deve essere luminosity. Ancora una volta, rispetto ai primi esempi, lo sharpen e la riduzione del rumore vengono applicati indipendentemente. Entrambi i filtri vengono applicati alla totalità dell’immagine, ma individualmente sono applicati ad una copia vergine del background, quindi non interagiscono negativamente fra loro come visto in precedenza.

Procedendo in questo modo si ottiene un ottimo dettaglio nei vestiti, il grano quando è visibile è secco e piacevole, il rumore cromatico è sparito ma allo stesso tempo la trama della stoffa è perfettamente mantenuta, i dettagli del tessuto vengono messi correttamente in valore dallo sharpening. Certo, per quanto riguarda lo sfondo, l’eliminazione della maschera di bordo porta all’amplificazione del rumore anche nelle aree piatte di questo. Il grano così ottenuto però è ben definito e monocromatico, tanto che l’immagine potrebbe essere già accettabile così com’è, senza interventi ulteriori.

Se in certe zone dell’immagine dovesse essere ancora presente un residuo di rumore cromatico è possibile eliminarlo con una tecnica ispirata a quella per eliminare il color fringing. I dettagli sono illustrati nell’articolo Anti color fringing per eliminare il rumore cromatico residuo.

È possibile automatizzare tutti questi passaggi scaricando il set di action Noise & Sharpen.

Applicazione locale di aumento del dettaglio e riduzione del rumore

Manual Mask
Immagine finale, con maschere aggiustate a mano a seconda dell’effetto desiderato.

Per ottenere in assoluto il miglior risultato a questo punto è necessario intervenire a mano sulle maschere. Per la versione definitiva dell’immagine ho mantenuto sui pantaloni il layer di sharpen sovrapposto a quello di noise senza nessuna maschera. Sulla maglietta ho applicato unicamente la riduzione del rumore e niente sharpen. Poi ho aggiunto un leggero rumore gaussiano, come spiegato nell’articolo aggiungere il rumore per eliminare il rumore.

Per quanto riguarda lo sfondo ho applicato le maschere di superficie e di bordo generate automaticamente da TLR con un leggero filtro di Dust & Scratches per lisciarle un poco. Questo perché nelle immagini particolarmente rumorose il grano viene interpretato dal plugin come se fosse del dettaglio. Allo stesso tempo ho avuto cura di rendere le zone nere della edge mask leggermente grigie, in modo da aggiungere allo sfondo un pelo di dettaglio in più e un leggerissimo grano, simile a quello dei vestiti. Queste accortezze sono necessarie per evitare l’effetto plasticoso delle superfici troppo lisce ottenute con passaggi aggressivi di Noise Ninja. Alla fine, per completare il lavoro, qualche modifica alla trasparenza dei layer per armonizzare il tutto. Naturalmente l’immagine è un semplice esempio. A seconda dei gusti personali la materia della stoffa può sembrare troppo netta e innaturale, può non piacere il leggero grano sullo sfondo, etc. Ma queste sono mie semplici scelte personali, il punto importante è che si hanno a disposizione due layer sopra il background che permettono di ottenere tutti gli effetti voluti, variando semplicemente opacità e maschere.

Nel complesso, visto che la maggior parte delle maschere sono generate automaticamente e che le selezioni manuali possono esser fatte rapidamente con il lazo e un raggio di sfumatura di una decina di pixel, la procedura per l’applicazione locale di sharpen e filtro del rumore mi ha preso al massimo 5 minuti. I risultati sono stupefacenti se si confronta l’immagine finale con quella di partenza. Nei pantaloni viene fuori un dettaglio inimmaginabile, lo sfondo diventa liscio come se fosse stato fotografato a 100iso e esposto correttamente, il leggero grano serve unicamente a dare materia alle superfici e non è visibile in stampa. I risultati sono così convincenti che ho potuto salvare uno scatto a priori completamente sbagliato e consegnare il lavoro facendo finta di non aver esposto la fotografia come da manuale.

Tutorial video

Ho realizzato un breve video con una dimostrazione pratica della tecnica di ritocco descritta in questo articolo. In questo modo, anche gli utenti meno familiari con Photoshop, possono vedere dal vivo come si creano le maschere di superficie e di bordo, si generano i layer per lo sharpen e per la riduzione del rumore, si lanciano i filtri, e infine come possono venire modificate le maschere per poter modulare gli effetti dei plugin.


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