Comments on: Fotografia e verità 8: simbolo e interpretazione /2008/estetica/simbolo-interpretazione/langswitch_lang/fr/ Parole e immagini di un onnivoro della fotografia Mon, 01 Dec 2008 17:37:50 +0000 http://wordpress.org/?v=2.5.1 By: Fabiano Busdraghi /2008/estetica/simbolo-interpretazione/langswitch_lang/fr/#comment-305 Fabiano Busdraghi Thu, 03 Jul 2008 07:06:50 +0000 /?p=492#comment-305 Giusto. In questo articolo si parla soprattutto della difficoltà della fotografia di diventare copia mimetica esatta della realtà, quindi proprio quello che dici nella prima parte del tuo commento. Per quanto riguarda l'uso propagandistico della fotografia, il suo essere vittima degli eventi, sarà proprio l'oggetto di un articolo della serie. Se la scaletta rimane immutata sarà l'11 o il 12. ciao ciao Giusto.
In questo articolo si parla soprattutto della difficoltà della fotografia di diventare copia mimetica esatta della realtà, quindi proprio quello che dici nella prima parte del tuo commento.
Per quanto riguarda l’uso propagandistico della fotografia, il suo essere vittima degli eventi, sarà proprio l’oggetto di un articolo della serie. Se la scaletta rimane immutata sarà l’11 o il 12.
ciao ciao

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By: Danx /2008/estetica/simbolo-interpretazione/langswitch_lang/fr/#comment-303 Danx Wed, 02 Jul 2008 16:45:22 +0000 /?p=492#comment-303 Anche la registrazione della luce è diversa tra occhio/mente e sensore, infatti quante volte dobbiamo usare il flash o realizzare doppie esposizioni, per avere una foto che ritragga ciò che ha visto l'occhio/mente? ------------------------------------------------------------------------------ Purtroppo quando la fotografia deve rappresentare la realtà, essa viene manipolata per la propaganda. Oppure si fotografa un fatto senza pubblicare nello stesso articolo foto di fatti da cui è scaturito il fatto principale. O le conseguenze. Si fanno miliardi di foto ogni giorno. Serviranno a qualcosa, quelle all'infuori della soggettività, spinte dai propri pensieri? La foto di un evento rimane fine a se stesso, anzi vittima dell'evento. Anche la registrazione della luce è diversa tra occhio/mente e sensore, infatti quante volte dobbiamo usare il flash o realizzare doppie esposizioni, per avere una foto che ritragga ciò che ha visto l’occhio/mente?
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Purtroppo quando la fotografia deve rappresentare la realtà, essa viene manipolata per la propaganda.
Oppure si fotografa un fatto senza pubblicare nello stesso articolo foto di fatti da cui è scaturito il fatto principale. O le conseguenze.
Si fanno miliardi di foto ogni giorno. Serviranno a qualcosa, quelle all’infuori della soggettività, spinte dai propri pensieri?
La foto di un evento rimane fine a se stesso, anzi vittima dell’evento.

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