Dimensione file duplicato
L’action Mask Noise Sharpen si interrompe per chiedere la dimensione del file duplicato su cui calcolare la maschere. Per scegliere la dimensione corretta basta selezionare nel menù Preset il nome del file di partenza.

L’action set Noise & Sharpen descritto in questo articolo contiene 3 action che automatizzano le tecniche di riduzione del rumore e applicazione dello sharpening descritte negli articoli Tecniche locali di sharpening e riduzione del rumore, Anti color fringing per eliminare il rumore cromatico residuo e Aggiungere il rumore per eliminare il rumore, di cui si raccomanda la lettura prima dell’utilizzo dell’action.

Questa action chiama il plugin Noise Ninja e lo script TLR professional sharpen toolkit, quindi prima di lanciarla è necessario installare queste due componenti aggiuntive di photoshop. L’action è stata registrata con la versione CS3 di photoshop, ma dovrebbe funzionare anche con versioni diverse.

La prima action del set è Maschere Noise Sharpen. Questa genera i layer Sharpen e Noise, cui applica Noise Ninja e Smart Sharpening, rispettivamente con una maschera di superficie e di bordo generata da TLR sharpen toolkit.

Prima di lanciare l’action è necessario duplicare il layer di base e rinominarlo temp. Questo è un passaggio necessario perché, se il layer di base non è un vero background, come quando si apre un file da camera raw direttamente come smart object (cosa che faccio sul 90% delle mie immagini) l’action non potrebbe funzionare. Se il background è uno smart object poi l’action si occuperà automaticamente di rasterizzarlo. Se sono presenti degli adjustement layers, i layers Noise e Sharpen saranno generati fra il layer di base e gli adjustment layers.

L’action parte dal presupposto che si lavori a 16bit. Visto che con questa profondità colore la generazione delle maschere di superficie e di bordo è molto lunga, questi calcoli vengono effettuati su una copia del file a 8bit. In questo modo la procedura è molto più veloce (bisogna comunque pazientare qualche secondo) e i risultati in ogni caso non sono assolutamente diversi da quelli ottenuti a 16bit. Questa procedura inoltre è necessaria per non appiattire gli adjustment layers eventualmente presenti. Appena lanciata l’action vengono subito chieste le dimensioni del file duplicato (purtroppo sembra che photoshop non permetta di automatizzare questo passaggio). Per selezionare la giusta dimensione, nella finestra che appare a schermo, basta selezionare nella voce Preset, il nome del file corrente e premere ok.

L’action si interrompe una seconda volta per permettere di scegliere le opzioni di TLR prefessional sharpen toolkit. Nel caso si usi sempre una certa configurazione è possibile salvarla come predefinita, modificando i parametri dello script. Si veda la documentazione dell’autore per i dettagli.

Layers generati dalle action
Le action descritte in questo articolo generano 5 layers, che possono poi essere appiattiti in un unico chiamato Noise & Sharpen.

A questo punto, l’action Maschere Noise Sharpen chiede se si vuole intervenire sulle maschere appena generate oppure continuare. Spesso si vuole applicare completamente a delle zone dell’immagine la riduzione del rumore e niente sharpen o viceversa. Basterà quindi interrompere l’action, selezionare una zona della maschera e riempirla di nero o di bianco rispettivamente. Inoltre a volte si vuole sfuocare leggermente la maschera, oppure ridurne la granulosità, o aumentarne il contrasto, quindi in questo momento si possono applicare tutte queste correzioni manuali. La maschera di superficie poi è il negativo di quella di bordo, quindi tutti gli interventi fatti sulla maschera di bordo poi si rifletteranno invertiti su quela di superficie.

Rilanciando l’action, oppure se questa non era stata bloccata, vengono richiamati Noise Ninja e Smart Sharpen, naturalmente lasciando all’utente la possibilità di scegliere i valori di questi filtri.

Alla fine si ottengono i due layer Noise e Sharpen con le rispettive maschere e le opzioni di blending settate in modo corretto. Fra questi e il layer di base è presente un terzo layer, chiamato Noise & Sharpening, che è semplicemente una copia rasterizzata del layer di base. Questo è presente solo per comodità, arrivati alla fine del ritocco se si appiattiscono i 3 layer non sarà necessario rinominare l’ultimo, ottenendo direttamente appunto Noise & Sharpening.

L’azione Add Noise prepara un layer copia del layer noise, cui viene applicato del rumore monocromatico. La maschera del layer è comletamente nera, visto che l’aggiunta del rumore deve essere una scelta oculata e preferibilmente circoscritta. L’action Anti Color Fringing invece prepara un layer, sempre copia del layer Noise, cui viene applicato un leggero filtro gaussiano e che viene fuso in modalità colore. La maschera è completamente bianca, ma se sono presenti delle zone con forti transizioni cromatiche è bene escluderle a mano. Questi ultimi due passaggi sono opzionali e quindi non sono stati inseriti in un’unica action. Se si desidera utilizzarli entrambi si consiglia di lanciare per prima l’action Add noise e poi Anti Color Fringing, in modo che i layer di riduzione del rumore stiano sempre sotto a quelli di aumento del dettaglio.

Alla fine si otterranno 5 layers di cui si può gestire indipendentemente l’opacità e le maschere, in modo da ottenere esattamente il risultato voluto.


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