Corpo Senza Organi
Corpo Senza Organi, Searching heads
© Cristina Mian e Marco Frigerio

Capito quasi per caso sul sito di Cristina e Marco Frigerio e scopro che la loro nuova serie di fotografie Corpo Senza Organi è finalmente online.

Ne avevamo lungamente parlato durante tutto l’anno scorso, era uno degli argomenti centrali dell’intervista le linee di vita, di fuga e di divenire reale, avevo persino avuto modo di vedere alcuni negativi grande formato poggiati sulla tavola luminosa, quando il progetto era ancora nel pieno della fase realizzativa.

Oggi trovo la serie online, o meglio il primo capitolo della serie, che dovrebbe articolarsi in 3 parti distinte.

L’impianto teorico e le motivazioni concettuali che stanno dietro a questa serie di fotografie sono, come è il solito per i lavori di questa coppia di fotografi, incredibilmente imponente. Sul loro sito c’è unicamente un accenno di tutto questo, l’unica via, comunque ostica, sarebbe leggersi e studiarsi tutto Artaud e tutto Deleuze e poi andarsi a fare una chiacchierata direttamente con loro.

Body without Organs
Corpo Senza Organi, Searching heads
© Cristina Mian e Marco Frigerio

Le foto però restano godibilissime, perché hanno una coerenza interna molto forte, a cui si aggiunge un pizzico di ironia e una certa bellezza formale che è una direzione su cui mi pare si Marco e Cristina Frigerio si stanno sempre più spostando, a partire dal lavoro Side Effects, che personalmente impreziosisce il loro lavoro, che altrimenti sarebbe un esercizio troppo colto e sterile. In questo caso le trovate stilistiche sono a mio gusto veramente azzeccate, i colori quasi sempre belli presenti, le scene e le immagini molto riuscite.

La fotografia nell’ascensore è in assoluto la mia preferita, ed è per questo che metto questo breve articolo in attorno ad una foto, ma anche quella della giacca appesa è molto bella.


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