Problemi del Dupont 4-R

Durante il risviluppo ho notato diverse macchie e irregolarità nei negativi. Assomigliano alle striature che avevo ottenuto con il vecchio viraggio a specchio della Tetenal quando il bagno non veniva agitato correttamente.

Non sapendo bene se derivano dallo sviluppo o dal riduttore ho provato a preumidificare i negativi prima di ridurli e mi pare che questo migliori leggermente la situazione. Un’agitazione continua e vigorosa nel risviluppo sembra eliminare quasi completamente il problema.

Nonostante questo ho notato un altro tipo di macchie, molto diverse dalle prime. Delle linee rette molto marcate, forse problemi dei film Adox.

In ogni caso entrambi i difetti sono molto visibili nelle zone uniformi, rendendo inutilizzabili i negativi che non contengono molti dettagli.

Risultati della riduzione dei negativi

Il riduttore sembra veramente fare quello che promette: ridurre le forti densità e intensificare le deboli. Devo ammettere che non ci credevo fino a che non l’ho visto con i miei occhi.

La maggior parte dei film ridotti ha dato stampe decenti in cianotipo. Si ottiene un aumento della spalla della curva del negativo, e in molti casi le luci, anche se diventano stampabili in tempi ragionevoli, sono piatte e sporche. In altri casi però i negativi danno stampe più che accettabili.

Ho stampato con un amico una serie di cianotipi di sue immagini degli ultimi frammenti del muro di Berlino. Negativi prima instampabili, con alte luci lavate anche dopo 40′ sotto gli UV, hanno dato ottimi risultati in 12′. In uno dei miei ritratti invece la stampa finale è appena passabile, con alte luci sporche e piatte.

Conclusioni sul Dupont 4-R, Eder’s harmonizing reducer

I pochi esperimenti che ho fatto con il Dupont 4-R, Eder’s harmonizing reducer hanno sicuramente superato tutte le mie aspettative. Questo riduttore permette di salvare negativi veramente inutilizzabili, anche se non può fare miracoli, e a volte i risultati sono mediocri. Dipende moltissimo dall’immagine e dal negativo, per quanto riguarda la serie dei muri, il risultato è veramente più che soddisfacente e il riduttore ho permesso di salvare molti negativi altrimenti instampabili.

L’unico vero problema sono le macchie ottenute durante il risviluppo. Sebbene un’agitazione importante sembra eliminare le piccole striature dal film, rimangono delle linee nette molto spiacevoli, che rende impossibile la stampa di immagini con ampie zone uniformi.
Rimane da verificare se questi problemi dovuti a difetti dei film Adox, al prodotto di risviluppo usato (Perceptol) o alla particolare formulazione del riduttore. L’utilizzo di una quantità maggiore di acido cloridrico infatti permette di ottenere un riduttore che più si avvicna alla formula descritta in The darkroom cookbook e far sparire il problema.

In ogni caso l’esperienza dimostra il detto caro agli stampatori di tecniche antiche: “non buttare mai nulla, un giorno troverai un modo per usare ognuno dei tuoi scarti”! In questo caso, qualche negativo instampabile, è stato ridotto in maniera soddisfacente dando stampe al di là di ogni aspettativa.




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