Il mondo fantastico di Ruud van Empel
Ruud van Empel è un fotografo che ottiene le sue immagini incollando insieme moltissime fotografie diverse, ottenendo giganteschi collage che conservano però un aspetto molto fotorealistico. In questo modo Ruud van Empel ricrea i mondi fantastici e spesso coloratissimi della sua fantasia, boschi nordici o rigoglianti foreste tropicali, uffici surreali, in cui ambienta i suoi ritratti.
Sebbene i temi abbordati siano molto diversi, come poi l’impatto estetico e in generale formale, quello di Ruud van Empel è un approccio che mi interessa particolarmente perché anche io attualmente esploro possibilità simili, cercando di sfruttare al massimo gli strumenti che il digitale mette a disposizione oggigiorno. Per questo motivo l’ho contattato e abbiamo avuto l’occasione di scambiare alcune parole a proposito del suo lavoro.
Fabiano Busdraghi: Nel tuo lavoro fotografi individualmente ogni frammento della tua immagine, ogni fiore, ogni foglia, ogni insetto. In seguito assembli le varie parti creando un unico grande collage.
Da un punto di vista puramente tecnico questo ti permette di ottimizzare ogni parte dell’immagine, fotografare ogni soggetto con la luce migliore, una messa a fuoco perfetta, cogliere ogni possibile sfumatura di verde della vegetazione. Le immagini inoltre risultano ad alta risoluzione e permettono di stampare molto grande, come appunto fai di solito, mantenendo però una qualità altrimenti ottenibile solo scattando con macchine grande formato.
Questa perfezione formale quanto è importante nel tuo lavoro?
Ruud van Empel: Il fatto che le fotografie abbiano un’alta risoluzione non è per me di nessuna importanza. Anzi, devo spesso sfocare le foto perché il tutto è troppo dettagliato e l’effetto è innaturale.
Assemblo l’opera per avere controllo sulla totalità dell’immagine, perché voglio ricreare la realtà in un modo migliore.
FB: In ogni caso il tuo uscire dalla sincronicità della fotografia pura ha anche le sue conseguenze teoriche. Costruire l’immagine come una moltitudine di frammenti che assemblati ricostruisco il tutto, che impatto ha sulla visione del mondo?
RvE: Costruisco le mie immagini perché scattare un’unica fotografia non mi soddisfa, per me questo approccio è più interessante di quello storico (catturare un momento che in seguito diventa storia). In questo modo costruisco un mio mondo personale, che è così come lo vedo io: la mia immaginazione tradotta in fotografia.
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Massimo Cristaldi
ha detto, il 1 Dicembre 2007 @ 12:12 PM :
Complimenti per l’Intervista. Bravo l’autore ed interessanti gli scatti.
Ed ancora più interessante, se mi consenti, il tuo tentativo di fare, in lingua italiana quanto JM Colber, ad esempio, fa su Conscentious.
Bravo F!
Fabiano Busdraghi
ha detto, il 1 Dicembre 2007 @ 3:28 PM :
Ciao Massimo e grazie per la visita.
Il paragone con Conscientious di Colberg è molto lusinghiero. Rispetto a lui però preferisco scrivere meno, ma approfondire di più ogni articolo. Questa è una delle principali linee guida di CameraObscura. Articoli lunghi, completi e approfonditi.
Sto cercando di trovare una soluzione efficace per scrivere in diverse lingue, e pubblicare così anche la versione originale delle interviste, ma per il momento ho dei problemi tecnici che non riesco a sormontare.
Ciao ciao e ancora grazie
merendello
ha detto, il 2 Dicembre 2007 @ 7:29 PM :
Ciao Fab,
come vedi son finalmente entrato in CameraObscura.
Complimenti per l’intervista: domande intelligenti, impaginazione ottima (odio quando una foto di cui si parla nel testo te la devi andare a cercare).
Apprezzo molto questo tuo modo di far conoscere la fotografia contemporanea.
ciao ciao,
mm
Massimo Cristaldi
ha detto, il 3 Dicembre 2007 @ 9:28 AM :
Ciao Fabiano,
mi sembra che utilizzi wordpress, giusto? Dai un occhio al plugin “polyglot” che dovrebbe rispondere alla tue esigenze.
Massimo
Fabiano Busdraghi
ha detto, il 3 Dicembre 2007 @ 10:01 AM :
Grazie massimo del consiglio.
Polyglot è un plugin carino, ma purtroppo, come altri plugins simili tipo Babel, è pensato più per la traduzione di un unico post, e non di un sito intero. Non supporta i tag multilingua, non permette di filtrare il post per ottenere un pdf solo nella lingua corrente, e soprattutto non nasconde i post che non hanno traduzione.
Quest’ultima è la cosa più difficile da ottenere. In pratica, la maggior parte dei plugins multilingua sono efficaci se traduci quasi ogni post in tutte le lingue. Se manca la traduzione di un post stampano qualcosa del tipo “nessuna traduzione per questo post”. CameraObscura sarà principalmente in Italiano e solo occasionalmente in altre lingue. Sarebbe quindi opportuno che il loop wp mostri unicamente i post della lingua corrente.
L’unico plugin che si comporta in questo modo a mio sapere è Gengo. Purtroppo però lo sviluppo è fermo da alcuni mesi, la versione 2.2 è solo parzialmente supportata e non è compatibile con wp 2.3. Visto che questo plugin modifica pesantemente wp ho paura di avere infiniti problemi con gli upgrade successivi di wp. Inoltre solito problema con i pdf e i tag.
Il plugins migliore in assoluto che ho trovato per il momento è Language Switcher. Supporto tag multilingua, filtro dell’output degli altri plugins, documentazione eccellente, aggiornatissimo, etc. Però solito problema che mostra tutti i post.
Un’altra soluzione sarebbe quella di fare un blog indipendente per ogni lingua. Uno quello che è CameraObscura adesso, un’altro per esempio en.cameraobscura.busdraghi.net e via dicendo. È molto facile in questo modo ottenere tutto quello che desidero, l’unico problema è che quando si cambia lingua riesco a trovare si finisce sempre nella homepage dell’altra lingua, non mi viene in mente nessun modo semplice per mostrare se sono disponibili traduzioni del post corrente.
A tuo avviso, è un problema? O sarebbe preferibile avere una lista di post con “nessuna traduzione disponibile” e di tanto in tanto un post tradotto come fa language switcher?
ciao e grazie per il consiglio
f
gianluca
ha detto, il 3 Dicembre 2007 @ 6:05 PM :
Grazie per esser passato!!
..e continua così!.. un mare di informazioni utilissime
Massimo Cristaldi
ha detto, il 4 Dicembre 2007 @ 1:52 PM :
Fabiano,
sul mio blog personale ho adottato un approccio molto semplicistico: ho “taggato” con POST in italiano, quei posti che sono *SOLO* in italiano…. Non il massimo ma pratico. Certo, eliminino, su di essi, i lettori inglesi. Altrimenti l’unica alternativa è gestiere due blog in due lingue…. Ma è una fatica immane!
Massimo