Refinery flock di Massimo Cristaldi
Massimo Cristaldi: A mio avviso in Italia non si condivide molto. In genere chi scrive lo fa per chiedere informazioni. Poi sparisce, ottenuto quello che vuole. In un modello BitTorrent siamo un popolo di leechers. È raro trovare chi scrive per diffondere un pochino di conoscenza. O per dire la sua. Per questo ci sono pochi blog italiani rispetto al numero di navigatori appassionati di fotografia, eppure ci sono tonnellata di fotografi. Il mio blog riceve in media 200 visitatori unici al giorno. Un numero pazzesco di anonimi lettori. Io scrivo quando mi capita, non la considero un’attività alla quale sono portato. Però mi piace condividere quello che trovo interessante, e i miei stessi progetti fotografici. Ogni tanto scopro che alcune fotografie o pezzi sono stati scopiazzati da qualcun altro. Ecco: siamo anche un popolo di copioni. Incapaci di inventare siamo i maghi del Cut&Paste. Eppure di recente scrivo più in italiano sul blog… Vedremo, forse qualcosa cambierà se qualcuno, come me te o pochi altri si ostinerà a dare il buon esempio…
Fabiano Busdraghi: Anche a te chiedo, come a tutti gli altri fotografi intervistati, se hai delle foto “mai fatte” e se ci vuoi raccontare la loro storia.
Massimo Cristaldi: Purtroppo vedo ogni giorno molte foto che vorrei fare. E ho sempre la tentazione di dotarmi di una point&shot. Forse lo farò in futuro, quando la qualità ottenibile in stampa per i miei scopi (almeno A2) sarà soddisfacente. Non riesco, quindi, a ricordarmi di una foto in particolare che mi manca davvero. Me ne mancano tante che si aggiungerebbero ai miei progetti. Ultimamente sto realizzando alcuni progetti che ho in mente, costruendo dei set piuttosto che ritraendo il reale. Tra quelle ci sono foto della mente mai fatte che (forse) meritano di divenire realtà.
Fabiano Busdraghi: Un fotografo di cui apprezzi particolarmente il lavoro e perché.
Massimo Cristaldi: Devo citare di nuovo Francesco Zizola. Mi aveva profondamente colpito anche prima di conoscerlo durante un suo workshop. Il suo approccio umano e la sua narrazione non pruriginosa di un mondo difficile secondo me ne fanno una voce fuori dal coro nel panorama dei fotogiornalisti. Mi piace molto anche l’approccio al paesaggio di guerra di Simon Norfolk. E il lavoro di Christopher La Marca con il suo occhio verso i temi dell’ambiente.
Fabiano Busdraghi: Giusto qualche curiosità sui tuoi gusti personali. Che libro stai leggendo in questo momento? Che musica ascolti? Quali sono i tuoi film preferiti?
Massimo Cristaldi: Sono un fan di Andrea Camilleri. Al momento sto leggendo Tiziano Terzani. Ascolto e suono parecchia chitarra classica. Tra tutti i film che amo al primo posto metterei “Le ali della libertà”.
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