Gallerie a Barcellona
Gallerie d’arte contemporanea e fotografia a Barcellona. Dall’alto a sinistra, in senso orario: Mito, 3 punts, Carles Taché e la Camara Lucida.

Sono appena tornato da una settimana a Barcellona dedicata alla ricerca di una galleria di fotografia o arte contemporanea che mi rappresenti nella capitale catalana. Era la prima volta in assoluto che visitavo Barcellona, quindi ho dovuto imparare a conoscere la città, capire dove si trovano i centri espositivi, le gallerie, assaporare le atmosfere e i quartieri. In questo articolo pubblico un riassunto delle esperienze acquisite durante la settimana appena passata, che può esser utilizzato per preparare un itinerario da chi cerchi uno spazio per esporre o chi voglia semplicemente visitare le gallerie di arte e fotografia a Barcellona. L’enfasi, viste le mie motivazioni, è sulle gallerie di fotografia o di arte contemporanea che siano potenzialmente interessanti e potenzialmente interessate a scommettere sui giovani fotografi.

Dove sono le gallerie d’arte a Barcellona

La maggior parte delle gallerie di arte contemporanea della città si trovano nel quartiere Eixemple a nord ovest di Piazza Catalunya.

Robert Berlin, Disputacio’
© Robert Berlin

Le gallerie sono concentrate soprattutto lungo il c. Consell de Cent, in un tratto compreso fra la Rambla e c. Aribau. Quindi se ne trovano un po’ dappertutto anche sul c. Arago’, València, Enrique Granados, Balmes e sulla pl. Latamendi. Abbastanza numerose anche sulle strade vicine: c. Diputacio’, Rossello’, Provença e Mallorca. In tutta questa zona devono trovarsi perlomeno una cinquantina di gallerie, a volte letteralmente una accanto all’altra, soprattutto per quanto riguarda il c. Consell de Cent.

L’Eixample è una zona moderna e dinamica, piena di ristoranti e bar, molti nuovi e abbastanza high tech, tipici del milieu un po’ asettico degli uomini d’affari. È una zona nevralgica e molto frequentata, anche dai turisti, visto che si trova a due passi dal centro, proprio accanto alla Rambla e alla casa Battlo’. Le strade sono trafficate e i marciapiedi gremiti. Le case sono tutte ristrutturate, ben curate e ricche. Insomma, è un quartiere ben abbiente e moderno. La sensazione che ho avuto è che sono lo gallerie di questa zona che espongono l’arte contemporanea più recente, che fanno la scommessa sul nuovo, sull’avanguardia, che è fra queste cinque o sei strade che si scrive la storia attuale dell’arte a Barcellona. Naturalmente sono presenti anche gallerie che espongono lavori di artisti affermati, opere più classiche e occasionalmente anche antichità.

Brian Dettmer
© Brian Dettmer

Nel centro storico invece le gallerie sono raggruppate su 2 vie: c. Petritxol nel Barrio Gotic, c. Montcada a La Ribera. Qualcosa si trova pure nella zona attorno al Museo di Arte Contemporanea. A parte una o due eccezioni di gallerie notevoli, quelle del centro sono o vere e proprie istituzioni/musei in cui è impossibile esporre se non si ha un nome sui libri d’arte che si studiano a scuola, oppure vetrine di prodotti artistici vagamente di consumo venduti ai turisti che affollano le strade. In questi ultimi negozi le opere esposte sono anche belle, ma spesso piuttosto convenzionali. Oppure non vi è una vera e propria esposizione temporanea, ma semplicemente quadri di diversi pittori messi in vendita. Il tutto da la sensazione più negozio di ricordi di lusso che della galleria che sviluppa eventi di arte contemporanea, che prende un artista e cresce con lui. Le fotografie inoltre sono praticamente assenti dal centro storico. Esporre in questa zona come fotografo artista emergente è quindi secondo me praticamente impossibile e probabilmente non sarebbe neppure molto interessante dal punto di vista della carriera.

Una terza zona di gallerie va dall’incantevole quartiere Gràcia fino a Tres Torres. Le gallerie qui sono molto più disperse che nell’Eixample. Nonostante questo qualcuna si concentra sul c. Verdi, oppure nel triangolo fra la Avinguda Diagonal, la Travessera de Gràcia e il c. Gran de Gràcia e alcune infine nella zona attorno alla fermata del metrò Bonanova e vicino a Pl. Francesc Macià.

Aziz+Cucher, tree
© Aziz+Cucher

Personalmente, anche se non conosco ancora tutta Barcellona, le stradine e i vicoletti del vecchio paese di Gràcia costituiscono forse la zona della città che in assoluto mi piaciuta di più, un posto dove vivrei volentieri. Qui si respira una splendida atmosfera popolare e vissuta, case antiche e scalcinate che mi ricordano certi scorci dell’America Latina, lunghe e strette strade alberate. La gente che ci vive, le strade animate, pochissimi o nessun turista in giro, i gitani che suonano sotto le finestre chiedendo l’elemosina. I ristoranti tipici dove ancora si mangia per meno di 10 euro, antipasto, pantumaca, primo, secondo, dolce, vino e caffè tutto compreso. Per quanto riguarda le gallerie però mi sembra che siano abbastanza isolate e disperse, che la popolazione locale non rappresenti un bacino d’utenza potenzialmente potente e che i possibili visitatori e aquirenti debbano spostarsi apposta per visitare la galleria. Per queste ragioni quindi, da un punto di vista puramente commerciale e di diffusione dei lavori, forse conviene scegliere piuttosto il centro galleristico situato nell’Eixample. Nella zona vicino a via Augusta, che già è più centrale e animata, somigliando in parte all’Eixample, sono però presenti due delle poche gallerie di Barcellona interamente e unicamente dedicate alla fotografia, quindi vale comunque la pena fare un giro da queste parti.




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