Fotografie monocromatiche su carta colore
La ricerca della tecnica perfetta, del nero più nero, della gamma tonale più lunga, del dettaglio più fino, ma anche dell’immagine più espressiva e originale, a volte trasformano la fotografia in un lavoro noioso e ripetitivo, convertendola in una pura sequenza di test sempre più formali e scollegati con l’obiettivo originale di questa pratica: la creatività.
A volte trovo importante recuperare l’aspetto ludico della fotografia, quella sensazione di creare liberamente, il piacere di entrare in camera oscura per sperimentare e giocare. Quando negli ultimi mesi non si è fatto altro che testare se tal fissaggio per platinotipia chiarifica meglio l’immagine, cercare di completare quella serie di immagini per un certo portfolio, oppure ripetere per l’ennesima volta la procedura di calibrazione dei negativi digitali, abbandonare per un giorno serietà e disciplina permette di ritrovare intatto il piacere di fare fotografia.
L’altro giorno ho avuto modo di giocare un po’ con le stampe a colori. Ho recuperato dall’armadio un vecchio kit RA-4 della fine degli anni ‘90 e una scatola di carta colore che avevo comprato qualche anno fa e usato con scarso successo. Mi son messo quindi a stampare qualche negativo bianco e nero, per ottenere immagini monocromatiche. Il grande vantaggio rispetto ai viraggi è che qualunque colore può esser facilmente ottenuto, non solo si ha la possibilità di scegliere la tinta della foto, ma anche qualunque saturazione, da immagini relativamente neutre fino ai colori più intensi che ogni tipo di carta colore riesce a restituire.
La prima difficoltà è che i negativi colore hanno una maschera che è assente sui negativi in bianco e nero. Nella letteratura si consiglia di interporre un film colore non esposto ma sviluppato nel cammino ottico dell’ingranditore, oppure un filtro 85B arancio da ripresa. Non avendo sottomano ne l’uno ne l’altro ho pensato di stampare su film agfa copyjet un quadrato dal colore simile alla maschera. A parte la difficoltà nel determinare il colore preciso, una volta posizionato il filtro artigianale nell’ingranditore ho avuto una brutta sorpresa. Se interposto fra negativo e carta l’immagine viene completamente diffusa, a meno di non stampare un grosso filtro e posizionarlo in perfetto contatto con la carta. Se posizionato fra la sorgente luminosa e il negativo invece si ottengono dei curiosi riflessi. In pratica il materiale interagisce troppo pesantemente con la luce e ho dovuto rinunciare.
Visto che i soli filtri ciano magenta e giallo, in assenza della maschera delle pellicole a colori, hanno un impatto mascherato dalla tonalità di base, ho usato soprattutto i filtri per contrasto delle stampe bianco e nero, che colorano efficacemente la luce. In questo modo è più difficile ottenere esattamente il colore che si vuole, visto che è molto più facile ragionare in termini di triangolo di Maxwell: i tre colori primari di sintesi additiva (Rosso, verde e Blu) ai vertici del triangolo, e i tre colori complementari di sintesi sottrattiva (Ciano, Magenta e Giallo) sui bordi del triangolo. In questo schema, se si vuole ottenere per esempio una stampa più rossa basterà aumentare la filtratura del colore opposto, ovvero il ciano. Nello stesso modo, se si desidera una stampa più gialla basta diminuire il filtro giallo o aumentare contemporaneamente il filtro ciano e magenta.
Utilizzando i filtri di contrasto invece dei filtri colorati questa semplice procedura viene parzialmente meno e bisogna accontentarsi dei colori ottenuti, che comunque danno effetti molto interessanti.
Una caratteristica che ho notato è che la stampa è molto meno contrastata rispetto a quella ottenuta su carta bianco e nero, almeno con i materiali che ho usato. Negativi con un range di densità adatto alle stampe Van Dyke Brown si tirano correttamente, mentre quelli per la normale carta al clorobrumuro d’argento danno delle stampe senza neri e senza bianchi. Allo stesso tempo le immagini rimangono piacevoli, soprattutto, per il mio gusto personale, se stampate scure.
Certo, con photoshop si può ottenere tutto questo con un click, ma si perde il piacere dell’attività manuale, che in questo caso era lo stimolo principale.
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Federico
ha detto, il 16 Febbraio 2008 @ 9:02 PM :
Salve sono un foto amatore che sviluppa in b/n,
Siccome il mio ingranditore può anche stampare a colori volendo (almeno ho i filtri),
volevo sapere come e dove posso trovare la carta e gli acidi per il colore.
Aspetto gentilmente una risposta,
Saluti Cordiali.
Federico
Fabiano Busdraghi
ha detto, il 16 Febbraio 2008 @ 9:58 PM :
Ciao,
dove la puoi trovare? Da Profot, in rue Condorcet a Parigi… È difficile per me rispondere, se non mi dici dove abiti e quali sono le tue difficoltà in merito.
Io semplicemente compro la carta e la chimica colore nello stesso negozio in cui compro quella per il bianco e nero. Prova a chiedere al tuo rivenditore abituale, dovrebbe avere a disposizione anche i consumabili per il colore.
Altrimenti puoi rivolgerti a un qualsiasi sito che vende materiale fotografico per corrispondenza.
Tieni presente che le stampe colore però non si sviluppano semplicemente come il bianco e nero, devi controllare bene la temperatura (vasca termostato) e sviluppare con un tubo rotativo.
Su internet si trovano molti tuorial che spiegano i dettagli.
ciao ciao
f
Roberto
ha detto, il 21 Maggio 2008 @ 2:49 AM :
Ciao Fabiano, sono di Perugia, ho anche io lo stesso problema, a perugia non si trovano negozi che hanno carta e chimici per il colore. Vorrei sapere il nome di un rivenditore per acquistare sia la carta colore per la stampa, sia i chimici per lo sviluppo della pellicola e della carta. Mi puoi aiutare per favore?
Grazie
Roberto
Fabiano Busdraghi
ha detto, il 21 Maggio 2008 @ 8:19 AM :
Ciao Roberto,
non ho esperienza di acquisti online di chimica e carta RA4, potendo comprare tutto comodamente nel negozio della mia città.
L’unica cosa quindi che potrei fare è cercare con Google al posto tuo un negozio online di materiale fotografico e verificare se vende la chimica che cerchi. Ma non me la sento di consigliarti un negozio che non conosco, se poi non lavorano bene sarei in un certo modo responsabile della tua cattiva esperienza. Per rassicurarti comunque in genere non si hanno grosse sorprese.
Oltre ai motori di ricerca un’altra possibilità è quella di chiedere nei forum. Visto che la maggior parte delle persone che frequenta quelli in italiano vive in Italia forse trovi qualcuno che ha avuto il tuo stesso problema. Dei tanti forum di fotografia in italiano io frequento fotoavventure, puoi provare a chiedere lì.
Buona fortuna
Fabiano