Snellire rapidamente una persona
Molti credono che le modelle che posano per i cataloghi delle grandi firme della moda siano tutte perfette.
La realtà invece è ben diversa, basta lavorare qualche giorno nel mondo della moda per rendersi conto che queste eteree divinità non sono altro che il frutto di una sapiente combinazione di trucco, illuminazione, posa fotografica e ritocco al computer. Certo le modelle sono in genere delle donne bellissime, ma per arrivare alla perfezione che si vede nelle pubblicità c’è quasi sempre bisogno di Photoshop, e spesso in dosi veramente massicce. Se lo ricordino tutte le ragazze che soffrono di complessi di inferiorità, la bellezza non è quella delle riviste dalla carta patinata.
Oltre ai classici interventi che mirano a rendere la pelle liscia e levigata come quella di una ragazzina, i giochi di luce, cromia e contrasti, sono estremamente correnti le deformazioni plastiche dell’immagine. Tratti del viso riplasmati con il filtro fluidifica, cappelli resi perfettamente rotondi, bracci snellite, schiene raddrizzate. Una volta presa dimestichezza la fotografia diventa una creta da riplasmare e modellare a proprio piacimento.
A questa categoria di interventi appartengono quelli tesi a snellire le persone, o solo un arto, renderle più alte, etc. In alcuni casi bisogna armarsi di pazienza, fluidificare localmente l’immagine, ritagliare direttamente pezzi di carne con un bisturi virtuale, schiarire e ridipingere sulla foto. Ma in molti altri casi è possibile intervenire rapidamente e semplicemente, giusto per dare una sensazione globale di slancio all’immagine.
In parole povere, per smagrire una persona, è sufficiente comprimerla orizzontalmente (se è in piedi, naturalmente), per renderla più alta la si stiracchia verticalmente. Addirittura negli stati uniti, dove l’obesità è un problema diffuso, molte macchinette compatte digitali hanno una funzione “dimagrante”, che altro non fa che comprimere l’immagine orizzontalmente, rendendo le persone apparentemente più snelle.
Lo svantaggio di una tecnica così banale è che anche il viso viene compresso orizzontalmente, storpiando i tratti e rendendo l’effetto innaturale. In modo analogo gli oggetti tondi, come una spilla o la fibbia della cintura diventano ovali.
Un modo per ovviare a questo problema è selezionare solo certe parti dell’immagine da comprimere o stiracchiare, ma è necessario saper rincollare i pezzi una volta deformati indipendentemente gli uni dagli altri. Uno stratagemma che permette di ottenere ottimi risultati, a patto che il ritocco non sia una cura dimagrante estrema, è quello di utilizzare la distorsione warp. Questa modalità di distorsione infatti permette di localizzare le distorsioni sull’immagine, comprimendo o stiracchiando a volontà in zone ben determinate dell’immagine.
Nel caso della foto d’esempio, anche se la modella è molto bella, è necessario rendere l’immagine un po’ più dinamica e slanciata. La foto è stata scattata dal basso, comprimere unicamente l’immagine nel senso orizzontale renderebbe ancora più piccola la testa senza modificare significativamente i fianchi della modella. Utilizzando la funzione warp è possibile agire solo sulla parte inferiore dell’immagine, snellendo la vita, rimpicciolendo le mani e dando una sensazione di snellezza e di slancio molto gradevole, in un minuto di ritocco al massimo.
Naturalmente, per mali estremi, estremi rimedi, come è mostrato in modo esemplare da questo famoso video.
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