Infinite Cube City
Infinite Cube City allo ZooArt 2008.

10 Luglio 2008, ore 21.00 apre ZooArt08 ai Giardini Fresia di Cuneo.

La sera estiva cala sulle strette straduzze del centro, la grande piazza rettangolare dedicata a Duccio Galimberti e il corso pedonale con le vetrine e i i tavolini all’aperto. La cittadina inizia ad animarsi di persone che passeggiano lentamente approfittando del fresco, coppie a braccetto, famiglie con i bambini che corrono, gruppetti di ragazzi e ragazze tirati a lucido per la sera.

Nei giardini dell’ex zoo, nella prima penombra della notte, le luci illuminano i quadri, le fotografie, le sculture e le installazioni che sono state selezionate per la manifestazione d’arte contemporanea. Infinite Cube City è proprio davanti all’ingresso, la prima opera di grandi dimensioni in cui ci si imbatte appena entrati. La stradina di ingresso gira attorno al prato dell’aiuola su cui è installato, subito a sinistra una scultura di un insetto e a destra delle grosse cassette della posta.

Quattro riflettori lo illuminano dal basso, sfruttando le riflessioni della plastificazione delle foto tutte le facce interne del labirinto sono illuminate e ben leggibili. Molte persone si fermano, leggono la grossa didascalia accanto all’ingresso, fanno il giro all’interno. In generale si fermano appena entrati, guardando da vicino le finestre, ripartono, esitano un attimo alla prima curva, quando si rivela il gioco di prospettive e le facciate interne dei palazzi si moltiplicano. Qualcuno fa il furbo, e passa di sotto alle pareti sospese.

Andiamo via a notte inoltrata, qualche altro gruppo di persone continua ad aggirarsi fra le opere, godendosi la notte estiva. Prima di uscire ci giriamo indietro, guardando il cubo illuminato che si staglia nella notte nera. Un ultimo saluto regalandolo per i prossimi quattro giorni alla città e alla sua gente.




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