Dal 2001, alcuni appassionati di fotografia stenopeica hanno messo in piedi il Pinhole Cards Exchange, ovvero uno scambio di fotografie stenopeiche o più in generale di fotografie realizzate senza lente (quindi anche zoneplate, fessure, multifori, etc) in occasione dell’anno nuovo. In pratica gli iscritti aggiungono il proprio indirizzo ad una lista, si possono spedire per posta una o decine di stampe, gratis e senza impegno alcuno se non la regola che la foto deve esser stata ottenuta senza l’uso di una lente.
Nel Natale e degli auguri non me ne frega molto, ma ho partecipato volentieri, e devo dire che è simpatico ricevere quasi una lettera al giorno, quando ormai tutto passa per la mail e nella casella delle lettere passano solo pubblicità e comunicazioni della banca. Senza parlare poi del piacere delle buste tutte diverse, la carta da lettera e quella da stampa mai uguali.
Da parte mia ho inviato una foto scattata nel 2005, un autoritratto fatto con una scatola di cartone, foro fatto con uno spillo in una lattina di birra, negativo su carta ilford 13x18cm. L’ho rifotografato in controluce, perché non ho un buono scanner, ne ho fatto un negativo digitale e l’ho stampato in cianotipo su carta Bristol 9x11cm, con un seguente viraggio al the. Un’edizione di 25 esemplari e due prove d’artista, firmata e numerata. Il viraggio è uno dei più riusciti degli ultimi tempi, finalmente sono riuscito ad avere dei neri molto profondi, quasi neri appunto, e non i classici blu dei cianotipi. Le alte luci sono state tinte dal the di un caldo giallo rossiccio, che trovo molto piacevole.
Delle foto che ho ricevuto pubblico qui una selezione delle mie preferite. Al primo posto va quella di Eric Mitchell, bella l’immagine e stupenda la stampa su carta Foma FB base. La stampa più bella è certamente quella di Ingo Guenther, una fantastica photogravure su una bellissima carta texturata, dei neri profondissimi e dal classico bell’aspetto di inchiostro, un grano molto gradevole. Fra le stampe particolari va citato il cianotipo di Earl Johnson, perfettamente realizzato e con un grano e una materia molto interessante, peccato la macchia nel cielo. La doppia esposizione di Adrien Arles la trovo riuscitissima, visto che le due immagini si fondo perfettamente fra loro, quasi fossero una. Fra l’altro in questo momento apprezzo in maniera particolare le foto panoramiche, quindi non posso che esser contento di averne ricevute. Della curiosa foto rotonda di Matt Neima infine apprezzo in particolare la resa morbida e delicata delle tinte pastello.
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